Diario di un'adolescenza rubata



Una storia terribile,difficile non solo da leggere ma anche da immaginare,eppure le violenze raccontate in questo libro sono realmente accadute.A stupire è la lucidità narrativa con la quale l’autrice ricostruisce il suo dramma,vissuto in una desolante solitudine emotiva.Sadie è solo una bambina di tredici anni quando il suo patrigno comincia ad abusare sessualmente di lei.Per la ragazzina è un trauma atroce,ma nonostante il dolore e l’umiliazione profonda,non ne fa parola con nessuno.Dentro di lei scatta un meccanismo di autodifesa guidato dalla paura,la paura di non essere creduta ed esiliata ancora di più,ed è proprio su questi suoi timori che gioca il mostro che la tiene in pugno e la annichilisce ogni giorno di più.L’orrore dura ancora interminabili mesi,fino a quando Sadie partorisce nel bagno di casa il frutto di quelle violenze agghiaccianti.Ed è in questo punto che la ragazzina finalmente si libera:rovesciando addosso alla madre il suo dolore.La madre di Sadie però,è troppo stordita dall’alcol e dall’egoismo per rimanere accanto alla figlia,che quindi cresce in una casa famiglia e abbandona la sua bambina.Gli anni passano e questa ragazzina cresce e si trasforma in una giovane donna di successo,che conduce un’attività ai limiti della legalità,e si adopera in ogni modo per cancellare il passato.Purtroppo Sadie non sa che i demoni non si sconfiggono nemmeno con il tempo,e ben presto il suo doloroso e angosciante passato tornerà prepotentemente a galla,costringendola a prendere una decisione terribile e inaspettata.


        Dedicata a Raffaella Matti..........