Niente e così sia



Una giovane Oriana Fallaci alla vigilia della partenza per il Vietnam come inviata de “L’Europeo”, nell’autunno del 1967. Si porta dentro una domanda "La vita cos’è?” che la sua sorellina Elisabetta le ha posto. “La vita è il tempo che passa tra il momento in cui si nasce e il momento in cui si muore”. Ma la risposta le sembra incompleta e l’interrogativo la accompagna durante il lungo viaggio. Nel Paese in guerra la Fallaci si muove per testimoniare l’insensatezza della guerra e le contraddizioni di un pianeta in cui” gli uomini fanno miracoli per salvare un moribondo e le creature sane le ammazzano a cento, a mille, un milione alla volta”. Un diario autobiografico di una giovane indignata che cerca di rispondere alla domanda cosa sia la vita nonostante la guerra, un diario di ira contro l’assurdità della guerra e dei suoi orrori .”Tu che non sai perché rido così forte quando rido, perché piango così fitto quando piango”. C’è il rifiuto: “Perché quasi niente quanto la guerra, e niente quanto una guerra ingiusta, frantuma la dignità dell’uomo”. C’è la pietà: “Quel fiume di corpi silenziosi e atterriti che avanza spingendo carrette, biciclette, vacche, maiali, bambini… Dio che spettacolo infame”. La consapevolezza: “Ci ha dato troppo questo piccolo Paese: ci ha dato la coscienza d’essere uomini”. Pubblicato nel 1969, Niente e così sia è considerato un classico della letteratura, un romanzo di guerra che è un inno alla vita.


        Dedicata a Raffaella Matti..........